Dietro le finestre, oltre le vite
Cosa c’è dietro una finestra?
Forse un volto che osserva in silenzio, una risata soffocata, una storia che nessuno conosce. Le finestre non sono solo vetri da cui entra la luce: sono passaggi. Piccoli teatri quotidiani dove la vita si mostra a metà, tra ciò che vogliamo far vedere e ciò che resta nascosto.
Nel mio nuovo romanzo, 6 Finestre, ogni finestra si affaccia sullo stesso cortile ma racconta una vita diversa: un’anziana che balla da sola, una coppia che non trova più le parole, un’influencer che recita felicità dietro uno schermo, un ragazzo che scrive di notte sul tetto, un uomo che non esce da mesi, e persino una finestra vuota che osserva tutto.
Le loro storie non si intrecciano rumorosamente: si sfiorano, come tende mosse da un filo di vento. E a volte basta uno sguardo, un gesto, un incontro inatteso perché qualcosa si incrini — o si illumini.
Ho scelto la finestra come simbolo perché è uno specchio e una soglia: ci mostra ciò che c’è oltre, ma riflette anche chi guarda. Guardare una finestra significa sempre guardare un po’ dentro sé stessi.
Forse, in fondo, le finestre ci ricordano che nessuno vive davvero chiuso. Che anche nelle crepe del vetro può entrare una luce nuova.
Se anche tu hai mai sentito il bisogno di sbirciare oltre una finestra, di immaginare le storie che scorrono dietro un vetro, questo libro è per te. 6 Finestre non racconta vite straordinarie, ma vite possibili, quelle che ci sfiorano ogni giorno senza che ce ne accorgiamo.